Ferruccio Riva
Comitato Esecutivo
Responsabile aree Tutele

Il percorso professionale svolto fin qui da tutti noi è giunto di fronte all'ennesima fase di cambiamento. I legislatori ed i regolatori europei hanno aumentato significativamente, negli ultimi anni, il livello di intervento comunitario sui temi che sono alla base della nostra professione, così importante e così delicata.
I consulenti finanziari hanno sempre dimostrato eccezionali doti di adattamento, sapendo fronteggiare al meglio le novità, ma questa volta, più di altre, c’è la possibilità di cogliere una opportunità unica per far fare alla categoria il definitivo salto di qualità e farle compiere così la propria naturale evoluzione.
Il contesto formato dalla contemporaneità di MiFID review e linee-guida Esma, Regolamenti congiunti Bankitalia/Consob o altre direttive (Ucits, sui Prips, etc.) rendono evidente, tra le altre cose, il bisogno sistemico nella società moderna di una figura professionalmente adeguata ad assistere i cittadini nella gestione e pianificazione delle proprie risorse finanziarie: noi.
La nostra figura professionale ha però bisogno di essere definita compiutamente nella forma del rapporto che ci lega agli intermediari, per meglio dare a tutti i soggetti coinvolti, ovvero le aziende preponenti, i CF, i risparmiatori, quei contenuti e quelle tutele che il Legislatore e le Autorità di vigilanza giustamente chiedono.
Nasce da qui la proposta del “Contratto europeo di consulenza finanziaria”, qui di seguito allegato.
Si è inteso produrre il documento sotto forma di compendio, per consentire ai lettori l’approfondimento graduale, anche per singoli temi.
Tale impostazione consente anche di corrispondere a due obiettivi:
- dare risposta concreta ai colleghi di tutta Italia, che nel Congresso di Parma del 2011 hanno chiesto la stesura di un contratto-benchmark; il testo integrale presentato corrisponde a questa istanza e consentirà a tutti i CF di confrontare condizioni attuali o nuove proposte di collaborazione rispetto a questo documento, potendo quindi dare autonomamente un rating;
- predisporre un Accordo Economico Collettivo di categoria professionale; l’unione di introduzione, premessa e sintesi ragionata rappresenta il testo di principio di un documento adatto a questa funzione che, a tendere, potrà essere adottato per ottemperare compiutamente ed in modo comprensibile e trasparente ai vari obblighi e consuetudini vigenti nel settore.
Il progetto del documento si basa su un approccio che evidenzia alcuni temi-chiave, dai quali partire per l’evoluzione della professione.
Pragmaticamente, questo elaborato costituisce, oltre che un termine di paragone e valutazione, una proposta. È costruito per essere base completa di discussione e di trattativa, consentendo qualsiasi tipo di approccio, parziale o totale, mono/pluritematico, con una finalità semplice e chiara: che i CF siano parte attiva nella crescita della categoria.
Gli obiettivi principali perseguiti sono:

  1. recepire compiutamente le norme vigenti, ridefinendo di conseguenza la professione;
  2. stabilizzare la redditività professionale;
  3. rendere più appetibile la professione per i giovani, con uno status più riconoscibile e stabile;
  4. tutelare meglio i risparmiatori, risolvendo i principali conflitti d’interessi;
  5. portare ad una nuova, solida crescita del settore.

Siamo convinti che tale crescita possa portare con sé maggiore trasparenza ed efficienza, contribuendo ad un miglioramento della qualità della vita, dal punto di vista sociale, per l’intera comunità.

Vanno ricordate alcune note di contesto e metodologiche.
Innanzitutto, si è tenuto conto sin dall'inizio della stesura dei possibili sviluppi derivanti dalla MiFID review, in particolare per quanto riguarda la consulenza con collocamento, definita in forma ristretta o indipendente. Il documento allegato prevede di default la prima forma, ma è pronto l’adeguamento del testo in merito alla definizione “indipendente”, in capo all'intermediario, per gli articoli interessati.
In previsione, anche in Italia in sede di recepimento della MiFID review approvata a gennaio, dell’adozione delle forme previste per l’esercizio della professione di CF-tied agent, oggi esclusivamente quale persona fisica, ma possibilmente adeguato al resto dell’Europa con autorizzazione anche a persone giuridiche (società), non saranno necessarie modifiche all'impianto del testo proposto.

Il Sole 24Ore ha dedicato alla nostra proposta di contratto un interessante dossier, curato dalla giornalista Lucilla Incorvati, nel quale sono stati raccolti pareri positivi espressi in modo quasi unanime da esperti e giuslavoristi. Altre testate, come Milano Finanza, Advisor e Bluerating per citarne alcune, hanno seguito con attenzione il tema ed il dibattito che ne è scaturito tra colleghi ed addetti ai lavori.

Si auspica che questo contributo da parte di Anasf possa contribuire concretamente al futuro della nostra professione.