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14/02/2024

Il consulente finanziario di oggi - dati IV edizione ricerca CS&R Anasf

 

Si presentano i risultati dell’indagine semestrale del Centro Studi & Ricerche Anasf, volta ad approfondire gli aspetti legati all’attività del consulente finanziario con la finalità di raccogliere dati utili per fornire una panoramica della professione e della sua evoluzione. L’analisi è stata conclusa il 18 gennaio scorso, con 550 risposte degli associati.

SCARICA LA SINTESI DEI RISULTATI DELLA IV INDAGINE DEL CS&R ANASF

Dal punto di vista anagrafico, l’età media dei rispondenti è piuttosto elevata e pari a 56 anni; la maggioranza risiede nel Nord Italia (il 55% del campione) e l’85% è di sesso maschile: dati, questi, che confermano la necessità di favorire un ricambio generazionale e un maggior coinvolgimento delle donne nella professione.

Per quanto riguarda l’istruzione, i consulenti finanziari che possiedono un diploma si confermano essere i più numerosi (53%), seguiti da coloro che hanno conseguito una laurea magistrale o a ciclo unico (35%).

La maggioranza del campione (il 52%) è in possesso di una certificazione professionale, spia dell’attenzione rivolta dagli associati alla propria formazione e aggiornamento professionale. In particolare, quasi la metà del 48% dei rispondenti del campione che hanno conseguito una certificazione EFPA sono in possesso di quella ESG, certificazione che può essere conseguita in combinazione con una delle altre tre previste.

I dati sulle modalità di svolgimento dell’attività sono in linea con la precedente indagine: il 27% dei rispondenti ha sottoscritto un contratto di advisory (contratto aggiuntivo o sostitutivo rispetto al tradizionale contratto di agenzia) con la propria società preponente e solo il 12% del campione svolge un ruolo manageriale, coordinando in media circa 15 persone.

I dati raccolti sulla clientela rilevano che il consulente finanziario gestisce mediamente 220 clienti, dato in crescita rispetto alla scorsa rilevazione (206). I risparmiatori seguiti da un consulente finanziario risultano avere un patrimonio medio che si colloca nella fascia tra gli 80mila e i 120mila euro. Resta evidente come le risparmiatrici rappresentino una potenziale clientela da raggiungere: il grafico in pagina evidenzia come la metà del campione (il 47% dei rispondenti) dichiara che la percentuale media delle donne prime intestatarie è inferiore ad un terzo del totale dei clienti serviti.

La maggioranza (il 61%) dei consulenti finanziari che compongono il campione ha un portafoglio di dimensione media complessiva inferiore ai 30 milioni di euro, mentre solo il 2% ha un portafoglio che supera 100 milioni di euro. Rispetto alla composizione dei portafogli si conferma la predilezione dei consulenti finanziari per il risparmio gestito (in media, quasi la metà dell’allocazione di portafoglio), seguito dall’asset class assicurativo-previdenziale, la liquidità e il risparmio amministrato. Cresce rispetto a un anno fa la percentuale di portafoglio rappresentata da prodotti sostenibili, con il 63% dei consulenti che dichiara che mediamente la percentuale di portafoglio investita in prodotti SRI o ESG è di almeno l’11% del totale (+2 p.p. rispetto a giugno 2023). In particolare, la percentuale di rispondenti che hanno in portafoglio oltre il 20% di prodotti SRI, sostenibili o ESG è pari a quasi un quarto del campione intervistato, segno dell’impegno dei consulenti nel promuovere questo genere di prodotti.

Infine, relativamente alla modalità di interazione con gli investitori, i consulenti finanziari – a dispetto dello sviluppo di nuove tecnologie e la crescita nell’utilizzo degli strumenti digitali - prediligono di gran lunga il rapporto personale con i propri clienti: oltre il 91% dei rispondenti dichiara di vedere fisicamente i clienti per più del 50% del tempo, mentre meno del 10% predilige i canali di comunicazione digitali.