Nel pomeriggio del 21 marzo 2024 si svolgerà il Congresso straordinario Anasf presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, composto dai delegati eletti all’XI Congresso Nazionale del 2020, in regola con l’iscrizione all’Associazione e integrato, senza diritto di voto, dai componenti in carica del Consiglio Nazionale, del Comitato Esecutivo, del Collegio dei Probiviri, dai Coordinatori dei Comitati Territoriali, dai componenti designati da Anasf dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell'Albo unico dei consulenti finanziari, dal Coordinatore Nazionale di Anasf Giovani e dai componenti del Comitato dei Garanti, ove non siano delegati.

La convocazione è stata deliberata dal Consiglio Nazionale dell’Associazione ai sensi degli artt. 9 e 12 dello Statuto e dell’art. 2 del Regolamento generale, nella riunione del 6 dicembre scorso, con l’obiettivo di trasformare Anasf da associazione non riconosciuta, ai sensi degli artt. 36 e seguenti del codice civile, ad associazione riconosciuta e di approvare le modifiche statutarie come accolte dal Consiglio Nazionale.

Associazione riconosciuta significa:

• acquisire personalità giuridica (mediante iscrizione nel registro delle persone giuridiche), con autonomia patrimoniale perfetta tra patrimonio dell’associazione e quello degli associati, a giusta tutela reciproca;
• sottoporsi al controllo formale della Prefettura, diventando quindi ancor più diligenti e trasparenti dal punto di vista amministrativo, con maggiore stabilità nel tempo della norma interna, costituita in particolare dallo Statuto e poi dal Regolamento Generale;
• poter accedere più agevolmente a fondi e sovvenzioni italiane ed europee, al fine di poter crescere nella struttura, migliorare i servizi prestati agli associati e supportare meglio il riconoscimento della professione a tutti i livelli; in termini più generali, in conseguenza della vigilanza cui è sottoposta l’associazione riconosciuta dalla Prefettura, ad esempio in sede di modifica dello statuto e alla più rigorosa valutazione dei conti, l’ente può essere percepito dai terzi e in particolare dalle Istituzioni, come un interlocutore più affidabile;
• poter lavorare più efficacemente allo sviluppo organizzativo per affermare il ruolo della professione, anche attraverso una presenza sempre più qualificata nelle decisioni normative a livello italiano ed europeo, potendo fornire alle Istituzioni stesse prestazioni riconoscibili e significative, in termini di reputazione.